FAQ

La differenza è definita dal Codice Civile:
● la residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale
● il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede
principale dei suoi affari e interessi.

In Italia, il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo ha
sostituito a tutti gli effetti la carta di soggiorno.
Dal 1° aprile 2007, la carta di soggiorno indica quindi il titolo di soggiorno
rilasciato agli stranieri extracomunitari familiari di cittadini comunitari (e italiani)
residenti sul territorio italiano, che possiedono i requisiti chiesti dal Decreto
legislativo 06/02/2007, n. 30, art. 10.
Il permesso di soggiorno CE di lungo periodo può essere chiesto
dall'extracomunitario in possesso, da almeno cinque anni, di un permesso di
soggiorno in corso di validità che dimostri la disponibilità di un reddito e di un
alloggio idoneo (Decreto legislativo 25/07/1998, n. 286, art. 9).
Il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo:
● è a tempo indeterminato
● è valido come documento di identificazione personale per 5 anni
● il suo rilascio è subordinato al superamento di un test di conoscenza della
lingua italiana.

L’iscrizione all’AIRE è effettuata a seguito di dichiarazione resa dall’interessato
al Consolato di competenza entro 90 giorni dal trasferimento della residenza e
comporta la contestuale cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente
(APR) del Comune di provenienza.
All’apposito modulo di richiesta (reperibile nei siti web degli uffici consolari) va
allegata documentazione che provi l'effettiva residenza nella circoscrizione
consolare (ad esempio il certificato di residenza rilasciato dall’autorità estera,
permesso di soggiorno, carta di identità straniera, bollette di utenze residenziali,
copia del contratto di lavoro, ecc.). L’iscrizione può anche avvenire d’ufficio, sulla
base di informazioni di cui l'ufficio consolare sia venuto a conoscenza.
All'AIRE devono iscriversi gratuitamente:
● i cittadini che trasferiscono la propria residenza da un Comune italiano
all'estero per un periodo superiore all'anno
● i cittadini nati e residenti fuori dal territorio nazionale il cui atto di nascita
è stato trascritto in Italia e la cui cittadinanza italiana é stata accertata dal
competente ufficio consolare di residenza
● le persone che acquisiscono la cittadinanza italiana all'estero,
continuando a risiedervi
● i cittadini la cui residenza all'estero è stata giudizialmente dichiarata.
Non devono invece iscriversi all'AIRE:
● le persone che si recano all'estero per un periodo di tempo inferiore
all'anno
● i lavoratori stagionali
● i dipendenti di ruolo dello stato in servizio all'estero, notificati alle autorità
locali ai sensi delle Convenzioni di Vienna del 1961 e del 1963 sulle
relazioni diplomatiche e consolari
● i militari in servizio presso gli Uffici e le strutture della NATO.

L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), è la banca dati
nazionale nella quale sono migrati tutti i Comuni italiani.
ANPR è istituita presso il Ministero dell’Interno come previsto dal Decreto
Legislativo 07/03/2005, n. 82, art. 62.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10/11/2014, n.194 stabilisce
i requisiti di sicurezza, le funzionalità per la gestione degli adempimenti di
natura anagrafica, le modalità d'integrazione con i diversi sistemi gestionali e i
servizi da fornire alle Pubbliche Amministrazioni ed enti che erogano pubblici
servizi che, a tal fine, dovranno sottoscrivere accordi di servizio con lo stesso
Ministero.
ANPR non è solo una banca dati ma un sistema integrato che consente ai
Comuni di svolgere i servizi anagrafici ma anche di consultare o estrarre dati,
monitorare le attività, effettuare statistiche.
ANPR consentirà di evitare duplicazioni di comunicazione con le Pubbliche
Amministrazioni, garantire maggiore certezza e qualità al dato anagrafico,
semplificare le operazioni di cambio di residenza, emigrazione, immigrazione,
censimento, e molto altro ancora.

Nel senso più comune, intendiamo la "famiglia" come la più piccola comunità
riproduttiva composta da madre, padre e figli. Il termine famiglia anagrafica
indica, invece, qualcosa di più preciso.
La famiglia anagrafica è un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio,
parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi. I membri devono
coabitare e avere dimora abituale nello stesso Comune (Decreto del Presidente
della Repubblica 30/05/1989, n. 223, art. 4). La composizione della famiglia
anagrafica risulta dallo stato di famiglia.
La coabitazione è condizione necessaria, ma non sufficiente per determinare
l'appartenenza alla famiglia anagrafica: esistono situazioni in cui i soggetti, pur
convivendo, hanno due stati di famiglia differenti. Un esempio sono gli studenti
fuori sede.

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